Che tu sia un veterano o un principiante in cucina, ottenere il taglio perfetto per i tuoi cibi può essere un compito difficile e dispendioso in termini di tempo senza l’assistenza di un tritatutto. Questo strumento del mestiere è entrato in molte case, caffè e ristoranti per offrire tagli culinari rapidi ed efficaci.
Dai tritatutto manuali alle affettatrici automatiche, la crescente popolarità dei tritatutto ha portato i produttori ad offrire a noi consumatori ciò che desideriamo di più, qualità e convenienza!
Ma orientarsi nella scelta non è sempre facile, e molto sono i dubbi quando non si ha la piena conoscenza dello strumento in questione. Ecco le risposte da sapere prima di iniziare ad aggirarvi tra gli scaffali.
Un tritatutto è un piccolo elettrodomestico – la cui capienza può variare da 0,2 l a 1,5 l. – usato per tritare, macinare o mescolare una varietà di cibi. I trituratori hanno diverse lame affilate e sono utili per tutta una serie di attività di routine in cucina, dalle preparazioni base sino a quelle più avanzate. Non richiedono tanto spazio in cucina a differenza di un robot, e il loro funzionamento è semplicissimo.
Dalle verdure alla frutta, dal formaggio alle noci, fino alla carne, il tritatutto non ha (quasi) limiti di utilizzo. Molto dipende però dalla potenza del motore e dal numero di lame: ad esempio, un tritatutto a sei lame potrà tritare facilmente anche dei bocconcini di carne o dei pezzi di carota. I modelli top gamma possono addirittura arrivare a tritare il ghiaccio, per fare delle granite anche se, alla lunga, rischiano di surriscaldare l’apparecchio.
Le preparazioni possono essere le più disparate, da quelle base per il soffritto fino alla preparazione della maionese e della panna, dello zucchero a vello o della farina di riso. E, se non disponete di un macinino da caffè, il tritatutto vi viene in soccorso sminuzzando i chicchi. Verificate sempre che il vostro modello permette di tritare determinati ingredienti.
Innanzitutto, il tritatutto permette di sminuzzare i cibi molto più finemente rispetto ad un frullatore, anche grazie alle sue lame che sono lunghe e parallele. Ciò si riflette anche nella diversità di cibi da lavorare: col il frullatore è impensabile poter tritare chicchi di caffè, verdure dure o piccoli bocconcini di carne (addirittura ghiaccio con i modelli top gamma). Del resto, con un tritatutto non si possono fare frullati e frappè.
Quando si tratta di acquistare il miglior tritatutto elettrico, è necessario considerare i seguenti aspetti:
- Motore potente: le lame in acciaio inossidabile sono azionate da un potente motore che infine taglia, macina, trita e affetta frutta e verdura. Cerca sempre un motore con almeno 600 watt.
- Base stabile e antiscivolo: è importante garantire la stabilità del tritatutto durante il suo funzionamento. Ciò impedisce all’unità di rovesciarsi.
- Lame: l’elettrodomestico dovrebbe essere dotato di diverse lame per soddisfare i diversi ingredienti e metodi di preparazione.
- Dimensioni e peso: l’unità deve essere compatta e leggera per favorire l’usabilità e occupare meno spazio per il funzionamento.
Dipende in larga parte dalle vostre esigenze quotidiane. Se contate di fare molto affidamento sul tritatutto nei lavori ai fornelli, allora un modello elettrico sarà molto più pratico. Stesso discorso se prevedete delle preparazioni più elaborate o di fino, che un modello manuale farebbe fatica a svolgere. Un modello elettrico favorisce inoltre il lavoro delle persone che hanno problemi di artrite o che non possono usare i coltelli in cucina.
Tuttavia, i tritatutto manuali hanno prezzi più concorrenziali rispetto alla controparti elettriche, e tornano molto più comodi quando si tratta di cucinare in viaggio o in posti in cui non si ha a disposizione la rete elettrica.
Questo tipo di tritatutto è quello più comodo e compatto da poter portare in viaggio, perché permette di poter sminuzzare gli ingredienti essenziali in uno spazio minimo e senza alcuno sforzo. Il modello a cordicella è uno dei più diffusi e divertenti da usare: le lame vengono mosse da un meccanismo che si attiva tirando una corda, posizionata proprio sotto il coperchio. Tirandola e lasciandola riavvolgere, le lame sminuzzano il contenuto della ciotola.
A differenza di quelli azionati da una cordicella, un tritatutto a manovella funziona grazie ad una manovella posta lateralmente che, una volta mossa, aziona il meccanismo delle lame. Anche se in questo caso è teoricamente possibile sminuzzare ingredienti più duri facendo leva su una maggiore forza, è anche vero che la manovella, essendo di plastica, rischia di rompersi molto più facilmente.
Si, il numero di lame fa la differenza. I tritatutto in commercio partono dai modelli bilama fino ad arrivare a quelli con 6 lame. Il numero influisce naturalmente non solo sul tempo impiegato dall’elettrodomestico per sminuzzare gli ingredienti, ma anche sulla tipologia e la grandezza dei cibi da tritare: maggiore sarà il numero di lame, più facile sarà sminuzzare cibi duri, come bocconcini di carne e carote. Anche la scelta del numero di lame dipende dalle vostre esigenze.
Due velocità forniscono risultati ottimali, indipendentemente dal compito. Usa la velocità 1 per le esigenze di taglio giornaliere. Utilizza la velocità più alta 2 per preparare rapidamente gli ingredienti.
Per ottenere i migliori risultati di elaborazione, premere e rilasciare il pulsante della velocità 1 o della velocità 2. Non superare il tempo di esecuzione massimo continuo di 30 secondi. Ripeti fino a quando gli ingredienti raggiungono la consistenza desiderata.
Molto interessante anche l’opzione Pulse, che permette di dare allo sminuzzamento diverse scariche di velocità.
Tagliare le carote, il sedano, i funghi, le cipolle e le verdure simili in pezzi da 2,5 cm prima di aggiungere alla ciotola da lavoro.
Con un taglio più grossolano il tritatutto farebbe molta più fatica ad affettare gli ingredienti, col concreto rischio di portare ad un surriscaldamento del motore.
Una tritatutto con un motore potente è fondamentale per gestire i lavori più difficili in cucina, come ad esempio gli impasti. Considerando che quelli in commercio vanno dai 100/200 fino ai 1000 watt, possiamo dire che un modello da 600 watt si presta bene a tutte le occorrenze culinarie.
Dalla potenza del motore dipende non solo la velocità di sminuzzamento, ma anche la varietà di ingredienti che questo è in grado di triturare. Più il motore è potente più sarà facile sminuzzare materie prime più consistenti. Nei modelli di fascia alta, si possono trovare anche più di 2 livelli di velocità, per regolarla a seconda delle caratteristiche del prodotto che stiamo cucinando.
Molti cuochi casalinghi pensano di aver bisogno di un robot da cucina, ma in realtà un tritatutto alimentare si adatta perfettamente alle loro esigenze. Questo perché un tritatutto ha la capacità di svolgere buona parte dei lavori di preparazione e di tagliare quello di cui hanno bisogno i cuochi. Un robot da cucina, d’altra parte, ha alcune funzionalità aggiuntive che spiegano il prezzo più alto.
Ecco le principali differenze tra un tritatutto e un robot da cucina:
- Dimensione : i robot alimentari tendono ad essere molto più grandi dei tritatutto alimentari.
- Funzionalità: i processori per il cibo in genere possono svolgere molte più funzioni, come impastare, grattugiare e altro ancora.
- Prezzo: come regola generale, i robot da cucina costano di più rispetto ai tritatutto.
Mentre queste sono le differenze tipiche, ci sono delle eccezioni, ovviamente! Tuttavia, la cosa principale da sapere è questa: se cerchi un dispositivo che non si limiti a tritare gli ingredienti, ti servirà un processore di cibo. Un robot da cucina è la scelta migliore per ingredienti come hummus e burro di noci (anche se alcuni tritatutto possono preparare quelle cose), e avrà più opzioni per la preparazione del cibo.
La manutenzione di un tritatutto non è affatto impegnativa. Per quanto riguarda un tritatutto manuale, assicuratevi che le varie parti siano smontabili, e posizionatele sulla griglia superiore della lavastoviglie. Se invece disponete di un modello elettrico, ponete in lavastoviglie solo le parti smontabili in plastica e acciaio, e pulite il resto con un panno umido. Nulla vi vieta di lavare il tutto a mano:
- Riempite la ciotola a metà con acqua tiepida (non calda) e aggiungete 1 o 2 gocce di detersivo per piatti. Risciacquate con acqua tiepida fino a completa pulizia.
- Per pulire il coperchio e il tappo degli ingredienti, lavare con acqua calda saponata, quindi risciacquate e asciugate accuratamente. Queste parti possono anche essere lavate nel cestello superiore di una lavastoviglie automatica. Per i migliori risultati, si consiglia il lavaggio a mano.
- Pulire la base e il cavo del tritatutto con un panno caldo e umido e asciugate con un panno morbido.
Questa domanda è cruciale per capire quale sia il tritatutto perfetto per te. Se sei una persona che cucina occasionalmente e passa molto tempo fuori casa, probabilmente non avrai bisogno di un tritatutto da 8 tazze per tagliare a metà un peperone rosso. Punta ad un tritatutto più compatto e semplice come un Ninja o Vidalia. I Ninja sono prodotti eccellenti per persone con stili di vita indaffarati che non vogliono indaffararsi troppo in cucina.
Entrambi progettati per tritare finemente gli ingredienti, il tritatutto e l’omogeneizzatore presentano differenze sostanziali.
Come sappiamo, l’omogeneizzatore è quell’apparecchio che serve per ottenere delle pappe per i bambini omogeneizzando diversi ingredienti. Sebbene il prodotto ottenuto possa sembrare simile, i cibi ottenuti con il tritatutto saranno frullati, non omogeneizzati, e la loro grana non sarà così fine come quella ottenuta tramite un omogeneizzatore.
Inoltre, i cibi realizzati con il tritatutto sono ricchi di aria, cosa che potrebbe rendere difficile la digestione del bambino e provocargli delle colichette. Tuttavia, il cibo può essere tranquillamente assunto dal bambino, a patto che venga fatto riposare 10-15 minuti e mescolato di tanto in tanto in modo che l’aria in eccesso venga eliminata.
Un altro motivo che giustifica la differenza di prezzo, è il fatto che l’omogeneizzatore, a differenza del tritatutto, permette la cottura a vapore degli alimenti.
Il budget da investire dipende esclusivamente dalla frequenza di utilizzo del tritatutto e dalla complessità di preparazioni da realizzare.
I modelli base da 20 euro hanno in genere una sola velocità, una capacità ridotta (circa 200/400 ml) e una potenza minima (100/200 watt). Già investendo una cifra intorno ai 40 euro, possiamo portare a casa un tritatutto a due velocità, una ciotola della capienza di almeno 500 ml e un sistema multilama.
Con un budget superiore si può puntare ai modelli top di gamma, con un motore potente fino a 1000 watt che permette di triturare qualsiasi ingrediente e una vasta gamma di accessori, come fruste o dischetti per salse.
Se pezzi di cibo rimangono attaccati al lato della ciotola (prosciutto, cipolle, ecc.), spegnere l’apparecchio, togliere la spina, rimuovere i pezzi con l’aiuto di una spatola e ridistribuirli nella ciotola. Ricollegare l’apparecchio e ripetere l’operazione 2 o 3 volte di più. Non mettere mai le dita o le mani nella ciotola o vicino alla lama.
Se il robot da cucina non funziona affatto, assicuratevi che l’alimentazione sia accesa alla presa e controllate che il cavo elettrico sia integro. Controllate anche il motore e il fusibile.
Se il motore gira, ma le lame non lo fanno, pulire e lubrificare la lama e ripararla o sostituirla se danneggiata. Se la ciotola perde, assicurarsi che la ciotola sia stretta sulla base; controllare la guarnizione e sostituirla se è danneggiata.
Alcuni cibi non sono adatti per essere tagliati e tritati. Assicuratevi che quel cibo possa essere tritato dal vostro apparecchio, se necessario tagliatelo in pezzi grossolani per favorire il taglio, e posizionatelo correttamente. Anche gli ingredienti utilizzati devono essere di buona qualità e freschi per ottenere risultati soddisfacenti ed evitare l’accumulo di scarti.
Dopo un buon periodo di utilizzo, la lama del tuo tritatutto inizierà ad avere un calo di prestazioni. Quando ciò accade, non taglierà bene il cibo. Hai a che fare con due scelte: puoi affilare la lama da solo o puoi acquistarne una nuova. La prima è l’opzione più economica, ma anche quella meno facile se non sei pratico di affilatura.
Non dovrebbe mai formarsi la ruggine sulle lame dal momento che sono a contatto con il cibo. Quando si verifica la ruggine sulla lama, è perché non è stata pulita correttamente dopo l’ultimo utilizzo. Utilizzare lana d’acciaio, strofinando leggermente la lama del robot da cucina, per rimuovere tutta la ruggine, quindi lavare la lama per pulirla prima di utilizzare nuovamente la lama sul cibo.
Dopo aver seguito le istruzioni nel manuale utente per l’avvio dell’apparecchio, assicuratevi che la presa elettrica funzioni collegando un’altra apparecchiatura. Se continua a non funzionare, non cercate di smontare o riparare l’apparecchio da soli e portatelo presso un centro di riparazione autorizzato.
In genere, sul sito web di un produttore, è sempre presente una sezione dedicata ai pezzi di ricambio (come lame e scodelle), che potrete acquistare direttamente lì oppure trovare l’indirizzo del rivenditore più vicino a voi. Anche cercarli su Amazon può essere una buona scelta.