Come dice il nome stesso, la funzione di base del tritatutto è quella di sminuzzare gli ingredienti per ottenere dei triti. Ma il suo lavoro non si ferma agli ingredienti freschi: è possibile tritare diverse tipologie di alimenti, soprattutto quelli secchi. Ovvero, quei cibi che hanno una percentuale d’acqua molto bassa (come semi e frutta secca), che difficilmente possono essere tritati con un coltello da cucina o con il frullatore. Il tritatutto, invece, ci aiuta a polverizzare facilmente questi ingredienti per fare magari dei dolci.
Hai bisogno di un tritatutto per i semi?
Se sei un mago delle lame, allora un coltello è il metodo più rapido e semplice per affettare e tagliare a cubetti qualsiasi tipo di noce. Tuttavia, per chi è carente in questo tipo di abilità, servirebbe un’ora in più solo per preparare tutto. Meglio preferire i modelli elettrici e preoccuparci di cavi e batterie, o semplicemente lavorare con qualcosa che si può premere per sminuzzare?
Meglio un tritatutto elettrico o manuale per sminuzzare i semi?
Entrambe le tipologie di tritatutto ben si prestano a sminuzzare semi e frutta secca. Tuttavia, con un tritatutto manuale, non si hanno selettori di velocità. Quindi, per regolare la finezza del trito, sarà necessario effettuare lavorazioni più o meno lunghe a seconda del livello di sminuzzamento che si vuole ottenere. Ad esempio, se state realizzando del pan grattato, sarà necessario tritare il pane secco più a lungo. Con un tritatutto elettrico si può invece regolare la velocità tramite diversi selettori, in genere anche tre, e dare scariche di velocità con l’impostazione “Pulse”.
In questo caso sono molto comodi i modelli con un’apertura sul coperchio: permettono di aggiungere i semi mentre è in corso la tritatura senza riaprire il tritatutto.
Esistono anche modelli specifici di tritatutto, progettati esclusivamente per semi e frutta secca, che permettono opzioni di macinatura fine e grossa. Basta aggiungere i semi, ruotare la maniglia fino a quando non si ottiene la giusta misura degli ingredienti inseriti nella parte inferiore. Diversamente, i tritacarne elettrici ben si prestano allo scopo, essendo ideati per sminuzzare ingredienti duri.
Le lame giuste
Lame affilate e resistenti, possibilmente in acciaio inox, sono irrinunciabili per chi in cucina lavora soprattutto con ingredienti secchi e duri da tagliare. Il numero di lame è indifferente tuttavia, i modelli più avanzati, possono avere in dotazione un set di lame specifiche per sminuzzare questi cibi senza troppa fatica.
Quanto deve essere potente il motore?
La potenza del motore, nei modelli elettrici, non è un dettaglio da sottovalutare. Da questa dipende infatti la potenza delle lame, e dunque anche la velocità di taglio. Un motore dalla scarsa potenza (intorno ai 200 watt) farà fatica a sminuzzare gli ingredienti più resistenti, e rischierà di surriscaldarsi. Meglio puntare su un motore da almeno 400 watt, in grado di lavorare senza problemi semi, frutta secca, cioccolato e chicchi di caffè.