Il tritatutto è un elettrodomestico che non può mancare all’interno della propria cucina. In quanto permette di realizzare numerosi generi di lavorazione in tempi assai brevi. Oltretutto la maggior parte degli strumenti che si trovano in commercio risultano idonei a coinvolgere un’ampia varietà di ingredienti. Esistono degli apparecchi elementari, costituiti di pochi elementi, che riescono a svolgere delle elaborazioni tradizionali. E’ possibile poi trovare degli oggetti che offrono la facoltà di ricevere l’integrazione di una serie di accessori, allo scopo di permettere agli utilizzatori di ampliare le possibilità di intervento. Altri modelli invece si distinguono per la loro complessità, considerato che hanno una struttura su cui sono fissati una serie di dispositivi, capaci di svolgere in autonomia diverse lavorazioni. Non a caso vengono definiti tritatutto multifunzione.
Un altro elemento che contraddistingue gli strumenti in esame è la potenza dei motori di cui sono dotati. La maggior parte dei modelli possiede dei propulsori di trecento o quattrocento watt. Quelli di fascia medio alta invece possono arrivare ad essere provvisti di ottocento watt. Mentre i più potenti ne hanno addirittura mille. Questi valori non si devono ritenere indicativi della qualità del prodotto, ma soltanto un aspetto che li connota e li rende predisposti a svolgere nel miglior modo possibile determinate trasformazioni. Si può affermare che i tritatutto più potenti siano in grado di compiere efficacemente le lavorazioni che risultano più ostiche e che riguardano gli elementi caratterizzati da una notevole durezza. Oppure si considerano predisposti in occasione della preparazione di ingenti quantità di ingredienti.
La scelta di un tritatutto
La scelta di un tritatutto deve avvenire soltanto a seguito di un’attenta valutazione di una serie di aspetti. Prima di tutto è necessario considerare il numero di persone a cui normalmente si fa riferimento quando si cucina. In quanto i tritatutto si distinguono anche per le dimensioni dei recipienti. In secondo luogo si devono considerare le proprie abitudini alimentari, ossia che tipo di ingredienti solitamente si sottopongono alle proprie elaborazioni. I vari esemplari presenti in commercio, sebbene la stragrande maggioranza di essi ostenti una significativa versatilità, si caratterizzano per realizzare con maggior efficacia la trasformazione di specifici alimenti.
Le versioni più diffuse di solito hanno la possibilità di coinvolgere nelle elaborazioni circa mezzo litro di liquidi e duecento grammi di elementi solidi. In questi casi un motore di trecento watt risulterebbe più che sufficiente. Gli esemplari più grandi invece sono concepiti per accogliere quantità maggiori. I recipienti di cui sono provvisti questi elettrodomestici sono fatti in plastica dura, con eventuali misuratori leggibili sulle parti esterne. Ma diversi modelli, specialmente quelli più potenti, sono dotati di contenitori in vetro. Che si distinguono per resistere in modo migliore alle forti sollecitazioni provenienti dal rapido movimento degli elementi che si elaborano. Difatti si trovano spesso applicati ai tritatutto di grandi dimensioni. Si tratta inoltre di un materiale più resistente all’usura del tempo.
La scelta di un tritatutto per piccole quantità di cibo
I modelli dedicati alla preparazione di modiche quantità di alimenti si caratterizzano per avere un contenitore di piccole dimensioni. Mentre la potenza del propulsore elettrico di cui sono provvisti di solito si attesta intorno a trecento o quattrocento watt. Si ritengono strumenti sufficientemente versatili. Nel senso che sono in grado di realizzare diverse operazioni, nei riguardi di differenti qualità di alimenti. Molti di essi riescono anche a lavorare i cosiddetti alimenti duri, contraddistinti da una percentuale di liquidi estremamente bassa, a tal punto da risultare secchi. Ci si riferisce in particolare ai chicchi di caffè, alle mandorle, al formaggio invecchiato, alla frutta essiccata e soprattutto al pane secco. Nei confronti di questi alimenti l’apparecchio provoca una frammentazione. Mentre in seguito, qualora si indugiasse nella lavorazione, si arriverebbe a renderli di una consistenza particolarmente fine: più si lascia lavorare l’apparecchio maggiormente incisiva è la lavorazione.
In secondo luogo gli apparecchi in esame sono in grado di realizzare anche altre tipologie di lavorazioni, nei confronti di quel genere di alimenti che si definisce fresco: la verdura (cotta o cruda), la frutta, il carne e il pesce. Nello specifico i tritatutto sono capaci di ottenere delle creme, dei passati oppure delle trasformazioni in grado di integrare altre preparazioni oppure dei piatti a base di elementi crudi, soprattutto quando si elabora la carne e il pesce,. In sintesi gli strumenti di cui si tratta possono triturare, amalgamare, mescolare, passare ed omogenizzare. Diversi apparecchi sono dotati di una serie di accessori concepiti per sostituire le lame. Si tratta di elementi che consentono di montare ed emulsionare, ampliando le potenzialità del tritatutto.
Gli elementi costitutivi di un tritatutto per piccole quantità di cibo
Gli oggetti in questione risultano piuttosto essenziali, essendo provvisti di pochi elementi:
- Il corpo macchina in numerosi modelli si trova posizionato in corrispondenza della base del tritatutto. Mentre in altri è posto sul fianco o addirittura sopra il recipiente. Nella maggior parte dei casi ha un rivestimento di materiale plastico, particolarmente duro, o di metallo.
- Il recipiente è di piccole dimensioni, in grado di contenere modiche quantità di cibo e di liquidi. Le esigue proporzioni del contenitore consentono di rendere più incisivo e rapido il lavoro delle lame, in quanto avviene in uno spazio ristretto. Si scongiura in questa maniera la possibilità che parti di ingredienti rimangano emarginate dal movimento delle lame.
- Le lame in questi esemplari sono solitamente quattro, in acciaio inossidabile. Alcuni case produttrici rendono questi elementi più resistenti ancora, rivestendoli in titanio. La parte destinata al taglio possiede una vistosa affilatura, che consenti di compiere un intervento efficace.
I tritatutto di cui si tratta si possono trovare in una fascia di prezzo compresa tra venti e sessanta euro, malgrado gli esemplari con accessori in certi casi possano raggiungere cifre maggiori. Si possono acquistare presso qualunque negozio adibito alla vendita di elettrodomestici per la cucina. Oppure tramite i canali internet ideati per il commercio di questo tipo di oggetti. Dove è inoltre possibile beneficiare di descrizioni dettagliate, riguardanti le caratteristiche tecniche dei prodotti ed eventuali comparazioni tra le prestazioni di esemplari appartenenti ad una stessa categoria.