Il tritatutto è un elettrodomestico a cui è davvero difficile rinunciare. In quanto consente in breve tempo di ridurre in piccole parti numerose varietà di cibi, predisponendoli ad integrare delle elaborazioni più complesse oppure a risultare disponibili per un consumo immediato. Diversi modelli presenti sul mercato si prestano ad intervenire in maniera efficace nei confronti di determinati elementi, mentre altri si distinguono per la loro versatilità, offrendosi a trattare una vasta gamma di ingredienti. Si considerano apparecchi utili anche per la preparazione di alimenti per bambini, come gli omogeneizzati, oltre ad offrire l’opportunità di agire in diversa maniera su differenti tipologie di pietanze. Sono in grado quindi anche di emulsionare, di frullare e di montare.
I tritatutto sono costituiti di diversi elementi:
- Il corpo macchina è l’elemento fondamentale del tritatutto, in quanto contiene il motore elettrico in grado di permettere il funzionamento dell’apparecchio. Si trova di solito alla base ed è realizzato con un rivestimento in plastica o di metallo pressofuso. In alcuni modelli tuttavia questo elemento è possibile trovarlo al di sopra del recipiente.
- Il contenitore nella maggior parte dei casi è in plastica dura ma negli apparecchi dotati di maggiore potenza è realizzato in vetro. In quanto deve assorbire in modo efficace gli urti provenienti dalla frantumazione degli ingredienti più solidi.
- Le lame rappresentano un altro elemento fondamentale del tritatutto. Perché agiscono direttamente sulle pietanze, attraverso un’azione rapida e incisiva. Il più delle volte i modelli di tritatutto sono dotati di quattro lame, me negli esemplari più potenti ed evoluti se ne contano sei. Si tratta di elementi fatti in acciaio inossidabile ma in alcuni casi sono ottenuti con altri materiali come la ceramica.
La pulizia del corpo macchina del tritatutto
L’utilizzo del tritatutto avviene normalmente di sovente. Per cui i suoi elementi interni vengono spesso a contatto con un’ampia varietà di sostanze. Nella maggior parte delle ipotesi si adoperano affinché si riducano gli ingredienti basilari per la realizzazione di un classico soffritto (cipolle e aglio), oppure per elaborare delle verdure. E’ necessario che in occasione della pulizia dei vari componenti si proceda con molta attenzione. Esistono diverse soluzioni per compiere queste operazioni in maniera incisiva, con l’obiettivo preminente di eliminare i vari residui di lavorazione. Che in alcuni casi potrebbero incrostarsi sul fondo del recipiente o persino tra le lame. Ovviamente nei riguardi di ciascun elemento costituente l’apparecchio e a seconda dei materiali con cui è fatto, sono disponibili differenti metodi di intervento. In molte ipotesi, comunque, i vari elementi, a parte il corpo macchina, si ritengono idonei ad essere sottoposti ad un lavaggio in lavastoviglie.
Relativamente al corpo macchina, essendo un elemento assai sensibile in quanto contenente il motore elettrico, non può essere coinvolto in un tradizionale processo di pulizia. Dunque non deve venire a contatto con l’acqua, altrimenti i circuiti elettrici in esso contenuti si danneggerebbero irrimediabilmente. Quindi occorre intervenire soltanto sui rivestimenti esterni, eventualmente passando uno strofinaccio umido, magari dopo aver diffuso sulle pareti un piccolo quantitativo di spray per vetri.
Si ricorda che ci si deve sempre assicurare che l’oggetto sia completamente asciutto prima che venga riattivato in un normale processo di lavorazione, al fine di evitare che ci possano essere dei cortocircuiti.
La pulizia del recipiente e delle lame
Per quanto riguarda il contenitore è possibile lavarlo a mano, mediate l’utilizzo di un piccolo quantitativo di sapone per i piatti insieme e dell’acqua tiepida. Sebbene si tratti di oggetti fatti in plastica dura, idonei a ricevere un lavaggio in lavastoviglie, sarebbe preferibile non farlo troppo spesso. Perché su di essi si potrebbero innescare delle dinamiche sfavorevoli, in grado di indebolire la struttura in plastica. Qualora invece si volesse intervenire in maniera più incisiva, sarebbe possibile utilizzare un modico quantitativo di bicarbonato di sodio. Che si ritiene capace di eliminare eventuali residui di ingredienti incrostati, nonché per disperdere eventuali odori all’interno del contenitore. Si considera oltremodo valida, infine, l’opzione di intervenire sugli elementi di cui si tratta mediante il riempimento del contenitore con dell’acqua calda, mischiata ad un po’ di aceto bianco e sapone per stoviglie. Per poi azionare l’apparecchio qualche secondo prima di asciugare i vari elementi.
Relativamente alle lame, si tratta di elementi spesso in acciaio inossidabile, quindi è possibile inserirli in lavastoviglie. Diverse tipologie sono invece in ceramica. Si tratta comunque di oggetti delicati, soprattutto in corrispondenza delle parti destinate a tagliare. Di conseguenza si dovrebbero trattare con cura. Per compiere una pulitura approfondita, nel caso si rilevassero dei residui di sostanze complesse da eliminare, sarebbe opportuno anche in questi casi utilizzare il bicarbonato di sodio, eventualmente inserendolo disciolto in un po’ di liquido e lasciandolo per qualche minuto all’interno del recipiente. Qualora si volesse agire in maniera del tutto manuale, basterebbe lavare questi oggetti con un tradizionale sapone per stoviglie, facendo tuttavia attenzione a maneggiare le lame in quanto risultano estremamente taglienti.
La pulizia degli accessori
Per quanto riguarda gli accessori, di cui diverse case produttrici dotano i propri oggetti, devono essere sottoposti ad una pulizia in relazione al tipo di materiale con cui sono fatti. Alcuni di essi sono strumenti che permettono di grattugiare. Altri invece sono concepiti per realizzare dei frullati oppure dei passati di verdura. Il più delle volte si tratta di oggetti che integrano il corpo macchina del tritatutto. Ma in alcuni casi si tratta di accessori concepiti per sostituire le lame di acciaio, come nel caso delle fruste. Tali supporti sono in grado di permettere la montatura o l’emulsione di particolari elementi. Nella maggior parte delle ipotesi i vari elementi menzionati sono fatti in acciaio inossidabile, oppure in plastica, specie i supporti concepiti per sostituire le lame.
Nei confronti di elementi in acciaio inossidabile è valida l’opportunità di inserirli all’interno della lavastoviglie. Oppure si possono lavare a mano, mediante l’ausilio di un tradizionale sapone per stoviglie. Per eliminare i residui più difficili valgono le soluzioni di cui accennato in precedenza, che comprendono la possibilità di utilizzare il bicarbonato di sodio. Gli elementi in plastica sono lavabili a mano o all’interno di una normale lavastoviglie.