I tritatutto sono elettrodomestici di fondamentale importanza, a cui non è possibile rinunciare. In quanto permettono di preparare una serie di alimenti, destinati ad integrare altre elaborazioni o ad avere una fruizione immediata. La loro azione consente di sminuzzare gli ingredienti in parti minime e in tempi rapidi. Attività di questo tipo risulterebbero ben più complesse nel caso si decidesse di compierle manualmente, avvalendosi per esempio di una lama mezzaluna. Non tutti difatti conoscono la tecnica per realizzare dei lavori consoni con le proprie mani. Anche perché oramai si ha sempre meno tempo a disposizione per compiere delle preparazioni complesse.
Al fine di fare una scelta consona nell’acquisto di un tritatutto, è necessario conoscere esattamente quali sono le esigenze che si hanno. Ossia occorre considerare cosa si intende elaborare con maggiore frequenza. In quanto esistono diverse tipologie di tritatutto, ciascuna delle quali, sebbene sia predisposta alla preparazione di una vasta gamma di alimenti, si presta a compiere le lavorazioni in modo più efficace nei confronti di determinati ingredienti. Tali oggetti si differenziano tra di essi in base alla potenza. E in relazione al numero di lame di cui dispongono. In generale gli strumenti in esame consentono di sminuzzare, di creare delle salse e di realizzare dei processi di omogenizzazione.
Le caratteristiche dei tritatutto
I tritatutto destinati a trattare gli alimenti più teneri, come le verdure, possono essere dotati di una potenza non eccessiva. Di contro, quelli concepiti per intervenire su elementi più consistenti e lavorare con maggiore intensità, si distinguono per avere una potenza considerevole. Si parla in particolare di apparecchi congeniali per trattare i chicchi di caffè, la frutta secca, i biscotti e quant’altro si presenti difficile da frammentare. Le lame nella maggior parte dei casi sono piuttosto robuste e resistenti, in acciaio inossidabile. In quanto devono consentire un’azione rapida ed efficace, contribuendo inoltre alla realizzazione di diversi generi di preparati. Si tratta di oggetti che occupano uno spazio non eccessivo, sebbene ne esistano di diverse dimensioni. La scelta della loro capacità andrebbe compiuta valutando il numero di persone cui normalmente si dedicano le preparazioni. Per quanto riguarda la forma dei tritatutto, si presentano spesso con una base ampia, al fine di evitare che lo strumento possa muoversi nel corso dell’attività.
Relativamente all’efficacia di questi strumenti, cambia in base ai modelli. Ed è possibile definirla precisamente in relazione alla potenza di cui dispongono e alla capienza del recipiente. Nella maggior parte dei casi gli oggetti in esame sono dotati di sistemi elettrici sufficientemente potenti e di contenitori di grandezza adeguata. Che sono in grado di custodire una significativa quantità di ingredienti: un esemplare di circa 300W di potenza si ritiene idoneo a trattare almeno duecento grammi di elementi solidi e mezzo litro di liquidi.
Sul mercato il più delle volte si trovano degli oggetti la cui potenza si attesta intorno a 500W, tuttavia, esistono anche degli apparecchi che arrivano a toccare i mille watt.
I tritatutto più resistenti
I modelli più resistenti si distinguono per avvalersi di una componentistica di qualità elevata, oltre ad ostentare delle prestazioni notevoli in termini di efficacia dell’azione del motore e delle lame. Anche perché la loro attività deve manifestarsi nei confronti di materie complesse da trattare. Dunque si presentano con una struttura assai robusta. Ma sono le lame a giocare un ruolo decisivo. Perché devono consentire di raggiungere un risultato idoneo in modo rapido, scongiurando l’ipotesi che residui di ingredienti rimangano emarginati dal processo di frammentazione.
Nel caso si dovessero trattare degli elementi particolarmente duri come il ghiaccio oppure alimenti ostici come la carne, allora i tritatutto più resistenti si riterrebbero indispensabili. Le lame, come si è sottolineato in precedenza, sono in acciaio inossidabile. E si caratterizzano soprattutto per la capacità di mantenere inalterate le proprie qualità per lungo tempo. In merito al loro numero, invece, la maggior parte dei modelli presenti sul mercato ne possiede quattro. Mentre alcuni esemplari ne hanno in dotazione addirittura sei, che risultano disposte su diversi livelli. Sono in grado di conseguire dei risultati sempre all’altezza. Quindi offrono la possibilità di disporre di elaborati costituiti da elementi tutti uguali e di piccole dimensioni. Si ricorda che diverse marche danno la possibilità di acquistare anche una serie di accessori, concepiti per sostituire le lame in determinate circostanze. Per esempio nelle occasioni in cui si opta per la preparazione di salse particolari, di maionesi oppure della panna da utilizzare per i dolci.
La capienza dei contenitori
Per quanto riguarda la capienza degli apparecchi di cui si tratta, hanno una capacità compresa tra più di cento millilitri fino ad arrivare ad un litro e mezzo. In relazione alla scelta di questo parametro, è opportuno considerare che tipologie di elementi si vogliono elaborare con maggiore frequenza e soprattutto il numero di persone a cui sono destinate normalmente le preparazioni. Va detto che i grandi contenitori, benché si avvalgano di sistemi efficaci nell’attività di triturazione, potrebbero contribuire alla eventualità che parti del contenuto si allontanino dalla zona di taglio e rimangano al di fuori del processo frammentazione. Per questo motivo sarebbe ideale dotarsi di recipienti di medie dimensioni. E di procedere al compimento di più operazioni di triturazione, effettuate di seguito, nel caso si dovesse elaborare una quantità significativa di ingredienti.
Per quanto riguarda il lavaggio di questi oggetti, la maggior parte di essi è concepita per essere inserita in una normale lavastoviglie, salvo ovviamente la base contenente il motore elettrico. Che necessità di essere pulita a parte, soltanto in corrispondenza delle sue pareti esterne, eventualmente con un classico strofinaccio umido. Il contenitore e le lame possono essere sottoposti anche ad un lavaggio manuale, purché si faccia attenzione, in quanto gli elementi da taglio risultano estremamente affilati.
I migliori modelli di tritatutto più resistenti
Gli esemplari di tritatutto presenti sul mercato, che si distinguono per la loro resistenza, il più delle volte sono provvisti di sei lame (in acciaio inossidabile). L’intensità della loro azione può essere decisa in base al genere di alimento che si intende triturare. In quanto offrono la facoltà di selezionare la velocità con cui devono operare, tra le varie opzioni presenti sul display di cui sono provvisti. Quindi nei confronti di materie non particolarmente solide è opportuno optare perché lavorino soltanto quattro lame. Nel caso contrario, qualora si dovesse operare su ingredienti ostici, allora si avrebbe la possibilità di generare una potenza di taglio notevole, con tutte e sei le lame in azione. Anche la velocità di esecuzione può essere decisa anticipatamente e calibrata in base al genere di pietanza da triturare. La potenza di questi strumenti di solito si attesta intorno a 500w. Dispongono inoltre di un recipiente della capacità di quasi un litro.
Gli apparecchi dalle prestazioni migliori consentono di trattare una vasta gamma di ingredienti e di trasformali in numerose tipologie di preparati. Quindi sono in grado anche di fungere da frullatori, realizzando delle bevande a base di frutta e verdura. Oppure dei passati vegetali e delle vellutate. Di solito si avvalgono di recipienti con la scala graduata, che permettono di conoscere l’esatta quantità del contenuto in gioco e decidere consapevolmente quanti elementi introdurre, oppure di misurare le varie componenti da mischiare. I diversi elementi asportabili, che compongono gli strumenti in esame, si possono introdurre in lavastoviglie.