I tritatutto si ritengono oramai degli strumenti indispensabili. Perché sono in grado di compiere diverse operazioni nei confronti di numerose tipologie di pietanze. Riescono a farlo per di più in maniera rapida, riducendo sensibilmente i tempi di preparazione. Di solito le elaborazioni compiute da questo genere di strumenti sono disponibili per un uso immediato o per integrare altre preparazioni. Sul mercato si possono trovare diversi generi di tritatutto. La maggior parte di essi si distinguono per il possesso di determinate caratteristiche, che li rendono predisposti ad operare al meglio nei riguardi di specifici alimenti. Ma ve ne sono tanti altri che vantano la possibilità di trattare efficacemente una vasta gamma di pietanze, facendo della versatilità il loro punto di forza.
I tritatutto sono costituiti solitamente da pochi elementi:
- Il corpo macchina si considera la parte fondamentale del tritatutto. In quanto in esso sono contenuti i sistemi elettrici che consentono di innescare il movimento delle lame. Di solito è rivestito in plastica o in acciaio. La potenza del motore può essere di diversa entità, a seconda dei modelli che si prendono in esame. Gli apparecchi più potenti arrivano a toccare i 1000W.
- Le lame si considerano nondimeno importanti, poiché rappresentano l’elemento del tritatutto dedicato ad intervenire direttamente sulle pietanze. Si tratta di oggetti estremamente affilati, che nella maggior parte dei casi sono realizzati in acciaio inossidabile. In alcuni esemplari sono fatte in ceramica. Il loro numero varia: nelle versioni più potenti si trovano sei lame disposte su livelli diversi, mentre nelle tipologie più comuni risultano quattro.
- Il recipiente è la sede dove vengono immessi gli ingredienti da sottoporre alla riduzione. A seconda dei modelli possono avere una capienza più o meno grande. Sono oggetti il più delle volte di plastica dura o di vetro. Gli esemplari di tritatutto più potenti hanno il contenitore in vetro, in quanto risulta più resistente. Il recipiente, in base alla volontà delle case produttrici, si può trovare posizionato al di sotto del corpo macchina, a fianco oppure sopra di esso. In quest’ultimo caso si ha un coperchio, che a volte funge da pulsante di avviamento.
Le caratteristiche dei tritatutto più potenti
I tritatutto più potenti si caratterizzano per la facoltà di compiere due attività fondamentali. La prima consiste nella possibilità di operare nei confronti di ingenti quantità di ingredienti. La seconda invece si evidenzia nella capacità di sminuzzare anche gli elementi più consistenti. Che altrimenti risulterebbe difficile, se non impossibile, ridurli in maniera corretta. Ci si riferisce in particolare a tutta quell’insieme di alimenti caratterizzata dal fatto di non possedere liquidi al proprio interno: il pane secco, la frutta essiccata, i chicchi di caffè, i biscotti, le mandorle e quant’altro si presenti con una consistenza significativa. Spesso i tritatutto dotati di un numero considerevole di Watt si ritengono predisposti anche alla frantumazione del ghiaccio. Si tratta comunque di strumenti adatti a svolgere anche delle attività canoniche, sebbene gli apparecchi di potenza minore siano di solito più versatili. In grado quindi di realizzare più efficacemente i procedimenti tradizionali.
Si ricorda che alcune versioni, appartenenti alla categoria di cui si tratta, sono definite multifunzione. In quanto sono concepite per dare vita ad una serie di differenti attività. In pratica riescono a triturare, a frullare, a frantumare, ad amalgamare, ad emulsionare e a montare. Anche perché dispongono di una serie di differenti accessori che si possono integrare al corpo macchina. Inoltre offrono l’opportunità di poter decidere la velocità di intervento con cui elaborare gli ingredienti. Quindi dispongono di diverse possibilità di trattamento, che sono selezionabili in base al genere di pietanza e al risultato che si desidera ottenere.
La pulizia dei tritatutto più potenti
La pulizia degli oggetti in esame avviene secondo le medesime previsioni elaborate per i modelli più comuni. Le parti asportabili dal corpo macchina dunque possono essere sottoposte ad un lavaggio in lavastoviglie. Qualora si volesse intervenire su dei residui di cibo particolarmente difficili da eliminare, si riterrebbe utile fare ricorso all’utilizzo di un piccolo quantitativo di bicarbonato di sodio, da depositato all’interno del contenitore e disciolto in un po’ di acqua tiepida. Dopodiché sarebbe opportuno azionare il motore e generare l’azione delle lame per qualche secondo. Altrimenti sarebbe possibile procedere con il lavaggio a mano, dotandosi di un tradizionale sapore per piatti. Per quanto riguarda il corpo macchina, non può venire a contatto con l’acqua. Soltanto le parti esterne si possono pulire, magari avvalendosi di uno strofinaccio bagnato.
In ordine alle valutazioni che si fanno in occasione dell’acquisto di prodotti di questo genere, sarebbe opportuno prendere in esame anche le caratteristiche dei materiali utilizzati nella loro fabbricazione. In quanto esistono una serie di esemplari che risultano privi del cosiddetto BPA, ovvero di quelle sostanze, di origine plastica, che si ritengono nocive per l’organismo umano. Di solito l’indicazione è presente tra le varie informazioni riguardanti le caratteristiche tecniche del prodotto. Sarebbe vantaggioso orientarsi nell’acquisto di oggetti con questa attestazione.
I migliori modelli più potenti
Le migliori versioni di tritatutto, che si distinguono per avvalersi di motori elettrici di notevole potenza, possiedono determinate caratteristiche. Innanzitutto sono dotati di un contenitore piuttosto capiente, in grado di solito di accogliere almeno più di quattrocento millilitri di liquido. Il materiale del recipiente è il vetro. Perché consente di resistere alle forti sollecitazioni provenienti dal rapido movimento delle lame e degli ingredienti (spesso solidi) su cui si interviene. In secondo luogo, si tratta di strumenti idonei ad affrontare le operazioni più complesse. Dunque sono capaci di operare nei riguardi una vasta gamma di alimenti, che si presentano con una consistenza particolarmente difficile da scardinare.
Il valore di questi oggetti è possibile inserirlo in una fascia di prezzo che va da trenta a più di ottanta euro. La cifra varia in relazione alla presenza o meno di accessori e soprattutto in base al numero di funzioni di cui dispone lo strumento. Alcuni esemplari multifunzione si possono considerare dei veri e propri mini robot. Che offrono l’opportunità di accedere ad una miriade di opportunità. In questi casi ovviamente il prezzo sale di molto.