Sappiamo tutti che dovremmo cucinare da zero le cene e mangiare molta frutta e verdura per stare bene. Ma dopo una lunga giornata, a volte tutto quel lavoro di preparazione per tagliare e sminuzzare a cubetti sembra troppo impegnativo, così preferiamo ordinare una pizza!
E, naturalmente, ci sono anche persone per le quali tagliare frutta e verdura è un’impossibilità fisica, perché magari non hanno davvero la forza o l’energia di stare abbastanza a lungo da preparare la cena. Un tritatutto potrebbe fare un’enorme differenza nelle tue abitudini alimentari. Questi pratici gadget trasformano quello che avrebbe potuto essere un lavoro di mezz’ora e ti aiutano a farlo in un paio di minuti.
Un tritatutto è un assistente eccezionale per ogni ricetta. La sua versatilità permette di tagliare frutta e verdure crude, ma anche noci e prezzemolo, erba cipollina e aglio per condimenti e salse con tutto il risparmio di tempo che ne consegue. Dalle monoporzioni alle grandi quantità, un tritatutto può affrontare lavori più impegnativi come impastare e preparare creme. I mini-tritatutto sono ideali invece per lavori leggeri e meno consistenti, specialmente quando si ha bisogno solo di preparare una manciata di basilico o di tagliare le noci.
Prima di procedere all’acquisto, assicurati di scegliere il miglior modello di tritatutto alimentare per il tuo stile di cucina.
A cosa serve un tritatutto?
Il tritatutto in cucina è un vero e proprio jolly: taglia, sminuzza, trita e può persino fare frappè, granite e salse. La funzione di base è la stessa per tutti i modelli, ovvero quella di sminuzzare il cibo in pezzi più sottili grazie al movimento delle lame e degli altri accessori a disposizione. Ma il suo utilizzo non si limita alle funzioni base di preparazione del soffritto o di sminuzzamento del basilico, e può essere impiegato in tantissimi contesti. Vediamo quali:
- Tagliare le cipolle, il sedano, l’aglio, le carote per esigenze di cucina generale;
- Tritare erbe, spezie dure e frutta secca;
- Fare salse e condimenti, come pesto e maionese;
- Tagliere i dadi per la cottura;
- Tritare bocconcini di carne;
- Guarnire i piatti;
- Tritare lo zucchero per fare lo zucchero a velo;
- Fare briciole di pane o crackers;
- Sminuzzare il cioccolato per guarnire i dolci.
I modelli più avanzati possono prevedere una funzione di sminuzzamento del ghiaccio per fare le granite oppure possono tagliare la frutta per fare frappè e frullati. E’ necessario però posizionare un disco emulsionante al posto delle lame per preparare una salsa che richiede un procedimento di emulsione, come ad esempio la maionese o la panna montata. Esistono poi anche dei dischi regolabili che permettono di tagliare le verdure in diversi modi.
Da cosa è composto un tritatutto?
Un tritatutto è composto da due parti essenziali: il motore e la ciotola da lavoro. Partiamo da quest’ultima. La ciotola da lavoro può avere diverse capacità, che vanno dai 100/200 ml delle preparazioni monoporzione, fino addirittura a 1 litro per gli usi semiprofessionali. Può essere realizzata in plastica rigida, nei modelli più economici, in materiale infrangibile o in vetro nei modelli top di gamma. A prescindere dal materiale utilizzato, si consiglia l’acquisto di una ciotola trasparente, meglio se con l’indicazione delle quantità, perché permette di tenere d’occhio il quantitativo di ingredienti che si stanno lavorando. Il coperchio a chiusura della ciotola, che in genere è impermeabile per evitare la fuoriuscita di liquidi, può essere chiuso oppure può presentare un foro per l’aggiunta di ulteriori ingredienti in modo che non si debba togliere il coperchio ogni volta. La ciotola da lavoro può essere rimossa facilmente dalla base e lavata anche in lavastoviglie.
La ciotola presenta in genere sempre una base antiscivolo, la maggior parte delle volte in gomma, così come i piedini, per evitare che l’apparecchio possa scivolare via durante l’uso. Non mancano comunque dispositivi di sicurezza che intervengono col blocco del motore quando il tritatutto rileva qualche problema.
Le lame devono essere necessariamente taglienti e resistenti, dunque in acciaio inox, per lavorare rapidamente piccole quantità di carne, frutta e verdura fresca o cotta, frutta secca ed erbe aromatiche. La lama si fissa sull’albero e resta in posizione mentre gli ingredienti vengono versati. I modelli più forniti presentano anche delle lame intercambiabili pensate per lavorare diversi tipi di ingredienti. Anche le lame sono lavabili in lavastoviglie.
La potenza del dispositivo, così come la velocità di taglio, dipendono dalla potenza del motore, che si esprime in watt. Si va dai 100/200 watt dei modelli base, fino ai 1000 watt dei modelli più avanzati. Un wattaggio maggiore si riflette anche in una maggiore scelta degli ingredienti da triturare: i modelli più potenti possono sminuzzare facilmente anche piccoli bocconcini di carne, cioccolato, frutta secca e chicchi di caffè che i modelli meno potenti non possono fare. I modelli meno economici, inoltre, presentano anche diverse velocità di taglio, per poter adattare la velocità delle lame al tipo di sminuzzamento che si desidera, oltre alla modalità Pulse, che permette di dare scariche di velocità ad intermittenza. La velocità base va bene in genere per le operazioni di tritatura quotidiane, mentre quella più avanzata per ridurre
rapidamente in purea gli ingredienti.
Alcuni modelli dispongono inoltre di un vano portacavo, utili quando si deve riporre l’elettrodomestico in uno scaffale e non si vuole avere l’intralcio dei fili.
Tritatutto verticali e orizzontali
La differenza tra un modello verticale e uno orizzontale è data esclusivamente dalla posizione del motore rispetto alla ciotola di lavoro. I modelli verticali, meno ingombranti, hanno in genere il motore collocato al di sotto della ciotola mentre, quelli orizzontali a lato. La scelta dipende esclusivamente dallo spazio che si ha a disposizione sul piano di lavoro, dal momento che quelli orizzontali sono più ingombranti, ma a livello funzionale la differenza è nulla.
I vantaggi del tritatutto
A prescindere dal modello scelto, un tritatutto può dare enormi vantaggi in termini di tempo e praticità. Al di là del fatto che permette di evitare di armeggiare con lame e coltelli, e che quindi è più sicuro per chi soffre di problemi articolari, garantisce un indubbio risparmio di tempo anche sulle preparazioni meno complesse. Sminuzzare un maggior quantitativo di ingredienti impiegando la metà del tempo rispetto alla preparazione manuale è un bel vantaggio in cucina.