I tritatutto sono apparecchi assolutamente indispensabili, in quanto consentono di realizzare una vasta gamma di procedimenti nei confronti di numerose tipologie di pietanze. Per di più compiono le operazioni in breve tempo, offrendo agli utilizzatori la possibilità di non dover indugiare in preparazioni complesse con il solo ausilio delle proprie mani. Oramai è possibile trovare sul mercato diversi prodotti. Che si distinguono per il possesso di una serie di caratteristiche, idonee a renderli predisposti ad elaborare determinati generi di ingredienti. Le differenze principali tra i vari modelli emergono in relazione alle capacità del motore e al numero delle lame di cui sono provvisti. Ogni genere si ritiene concepito per affrontare al meglio specifiche operazioni dunque, sebbene si tratti di strumenti in grado di esibire una significativa versatilità. Diverse case produttrici dotano i propri prodotti anche di diversi accessori, al fine di estendere le loro potenzialità.
I prodotti di cui si tratta di solito sono costituiti da quattro elementi: la base, dove è contenuto il sistema elettrico che consente di produrre e trasmettere l’energia; il recipiente, che può essere di diverse dimensioni (nella maggior parte dei casi è in vetro); le lame, che il più delle volte sono quattro ma negli esemplari più potenti arrivano ad essere sei; il coperchio. A seconda dei modelli che si prendono in esame vi è la possibilità di trovare più o meno funzioni a disposizione. Sulla parte esterna della base del tritatutto spesso sono posizionati i comandi oppure vi è un display, su cui è possibile selezionare le impostazioni, attraverso cui decidere per esempio la velocità di intervento oppure il tipo di movimento che devono compiere le lame.
La scelta di un tritatutto
E’ opportuno valutare una serie di aspetti prima di scegliere un prodotto di questo tipo. Si devono in particolare prendere in esame le proprie abitudini alimentari. E poi occorre considerare nei confronti di quante persone solitamente si realizzano le proprie elaborazioni. Si possono distinguere due tipologie di tritatutto. Alla prima categoria appartengono tutti quei modelli di potenza non eccessiva, dotati di quattro lame, che si prestano alla triturazione di elementi non troppo consistenti, come le verdure e la frutta. Nonché alla elaborazione di vellutate, di minestre o di frullati e alla produzione di omogeneizzati. Mentre nella seconda categorica si ricomprendono le versioni di potenza maggiore, dotati di sei lame, che si considerano irrinunciabili nel trattamento di alimenti particolarmente difficili da triturare, come i biscotti, le noci, il ghiaccio o i chicchi di caffè. Ci sono comunque anche dei modelli intermedi, che si distinguono per la loro versatilità.
La potenza di questi oggetti si attesta tra circa duecento e mille Watt. Nella maggior parte dei casi la presenza di un numero di lame superiore a quattro, disposte su diversi livelli, coincide con i modelli dalle prestazioni migliori. Che si caratterizzano per assolvere le operazioni più difficili in pochi secondi e in maniera efficace. Nondimeno per evitare che parti di ingredienti non vengano ricomprese nell’attività di triturazione, rimanendo attaccate sui bordi del recipiente, lontane dall’azione delle lame.
Si ricorda che la potenza elevata del motore non sempre coincide con la qualità dello strumento. In quanto esistono diversi prodotti, di minore potenza, che vantano la possibilità di eseguire con efficacia numerose funzioni. Si può comunque affermare che le versioni provviste di un motore più performante, come si è accennato in precedenza, siano predisposte ad intervenire su elementi che risultano ostici da frammentare.
Le caratteristiche di un tritatutto
I tritatutto presenti sul mercato sono di dimensioni differenti. In ogni caso risultano non particolarmente ingombranti. Si avvalgono spesso di un filo molto lungo, che permette di posizionarli dove si vuole nel momento in cui si desidera azionarli. In merito ai recipienti spesso sono in vetro, soprattutto quelli appartenenti ad esemplari di maggiore potenza. Le loro dimensioni variano a seconda dei modelli che si prendono in esame. Alcuni contenitori hanno una graduazione, per cui si dispongono alla misurazione degli ingredienti prima di sottoporli alla triturazione. La base dove è contenuto il motore di solito è piuttosto larga e poggia su dei piccoli piedi di gomma, al fine di evitare che lo strumento possa muoversi eccessivamente nel corso dell’attività. Mentre le lame sono in acciaio inossidabile, in quanto devono resistere alle eventuali interazioni chimiche provocate da determinati alimenti, oltre a dover mantenere inalterate le loro peculiarità per un periodo di tempo prolungato.
In generale gli strumenti in questione, come si è menzionato precedentemente, sono in grado di macinare, di ottenere dei frullati a base di frutta e verdura, di realizzare delle salse e degli omogeneizzati. come la maionese. Nonché di contribuire alla preparazione di minestre e di passati di verdura. Nell’azione di macinazione, cui diversi modelli sono adibiti a svolgere, si ricomprende anche la facoltà di scomporre il ghiaccio. Diverse marche offrono anche la possibilità di avvalersi di una serie di accessori concepiti per sostituire le lame. Che si prestano per esempio a elaborazioni più complesse come quelle eseguite per ottenere la panna montata.
I modelli consigliati
Qualora non si avessero particolari esigenze e non si volessero spendere delle cifre eccessive, esistono numerosi modelli economici in grado di offrire delle prestazioni discrete. Alcuni di essi sono addirittura privi di un motore elettrico. Quindi il loro funzionamento si basa sul movimento delle lame provocato manualmente, tirando un’apposita cordicella posta all’esterno del recipiente. Oppure sono disponibili dei canonici modelli elettrici, ma con un numero di Watt non così elevato, che permettono comunque di trattare diverse tipologie di alimenti in maniera consona. I generi di fascia intermedia invece si distinguono per essere provvisti di motori più potenti. Si caratterizzano per concedere la facoltà di poter calibrare l’intensità della loro azione in base al tipo di ingredienti su cui si intende intervenire. E in ragione dei diversi accessori che hanno a disposizione, integrabili alla base del tritatutto.
Se si volesse optare per dei modelli di fascia superiore, allora ci si dovrebbe indirizzare verso l’acquisto di esemplari che si definiscono multifunzione. I quali si distinguono principalmente per la facoltà di utilizzare un motore potente, le cui prestazioni si possono modulare a seconda del tipo di risultato che si vuole ottenere. Inoltre mettono a disposizione un’ampia varietà di accessori. Un altro aspetto che li caratterizza si rileva nella qualità elevata della componentistica. E quindi nella loro notevole affidabilità. Alcuni generi ostentano anche un livello di sofisticazione e automazione davvero sorprendente.
Dove si possono acquistare i tritatutto?
I tritatutto è possibile rilevarli presso un qualsiasi negozio di elettrodomestici, sebbene in alcune circostanze non siano a disposizione presenti delle varietà sufficienti, che rispecchino la varietà presente sul mercato. Quindi si auspica di procedere anche alla ricerca degli strumenti in questione avvalendosi dei canali telematici adibiti alla vendita di elettrodomestici. Che forniscono numerose informazioni circa le peculiarità degli strumenti, oltre ad offrire la possibilità di accedere a delle recensioni legate alle impressioni di chi ha potuto utilizzarli.
I prezzi
I modelli appartenenti ad una fascia economica non elevata si trovano intorno ad una cifra compresa tra quindici e trentacinque euro. Quelli di fascia intermedia invece si possono acquistare per un valore che parte da trenta e culmina intorno a sessanta euro. Per quanto riguarda le versioni più evolute, ricche di accessori, definite anche multifunzione, si rilevano anche al di sopra di cento euro.
